Cenni Critici

Una pittrice di talento, prolifica e versatile, che si confronta quotidianamente con la sua brillante ed inesauribile immaginazione: così potremmo riassumere l’opera di un’artista – che fa onore alla popolazione dell’Ager Campanus di cui è tuttora parte integrante – alla quale si può chiedere, grazie alla sua bravura e ad un atteggiamento positivo e spontaneo verso la vita, un rinnovamento costante nella sua arte bidimensionale, ma anche plastica. Nata a Casal di Principe, dove vive e lavora, è divenuta oramai un’artista internazionale, dopo aver intrapreso gli studi presso il Liceo artistico di Aversa e l’Accademia di fotografia e cinematografia di Roma, trovando il tempo per perfezionarsi frequentando vari corsi di specializzazione in diversi istituti d’arte per la decorazione artistica di vetri e specchi.

Ha ben presto iniziato a partecipare a manifestazioni d’arte conseguendo premi e riconoscimenti prestigiosi presso giurie autorevoli. E’ socia di istituzioni culturali in Italia e all’estero, mentre critici, cataloghi, riviste del settore e giornali si sono interessati incessantemente alla sua attività sempre più favorevolmente. Per chiari meriti è stata esaltata alla dignità di Accademica del Verbano ed Accademica de Il Machiavello (Firenze). Attualmente le sue opere sono esposte in collezioni pubbliche e private, musei, chiese e santuari, case d’asta, in Italia e all’estero. Partecipa attivamente alla vita artistica italiana, riscuotendo sempre un grande successo di pubblico e di critica.

Ma cosa fa di una pittrice un personaggio pubblico come lo è Anna Maria? Come fa una donna a riscattare l’onore del suo territorio, quella Casal di Principe tanto nota alle cronache giudiziarie di un recente passato? Come si possono infine far prevalere gli elevati valori morali di gran parte della popolazione offuscando finalmente un passato scomodo ed ingiustamente prevaricatore su ogni notizia positiva o barlume di speranza? Semplicemente con l’arte, con le sue policromie e fantasie, con quella creatività che sa far sognare anche gli altri, proiettandoli in inimmaginabili ed imprevedibili spazi cosmici.

Per la nostra artista l’arte è libertà assoluta dello spirito, è fantasia, libertà dalla natura stessa e dal mondo della conoscenza fenomenica, libertà dalle tante forze del mondo che ci imprigionano quotidianamente. L’arte è libertà da tutto, anche dalla libertà stessa. La sua arte non va però confusa con l’estetica ed il gradevole. Anna Maria è consapevole che essi sono presenti nel nostro patrimonio biologico, nel DNA di ogni essere vivente. L’arte viaggia nell’Universo e nel mondo, incontrando l’energia primordiale, e si muove in ogni dove, appunto ovunque. Forse per molti l’arte è qualcosa di inutile pur nella sua grandezza di libertà totale, ma per la nostra artista è semplicemente poco compresa ed apprezzata, non potendo tutti comprenderne il linguaggio, il significato, la semantica. Ed è per questo che sembra volerci aiutare con il suo linguaggio figurativo raffinato ed armonico, armonioso e polivalente nei significati, nelle sue straordinarie armonie di luci e colori.

Nell’arte della Zoppi possiamo sentire l’emanare cosmico, l’energia universale, il fantastico, la creatività e la fantasia, il sogno innocente, l’eterno viaggio della vita.     Nelle sue opere l’arte sembra viaggiare liberamente, per l’appunto, staccandosi dal decorativo, dall’estetica, dal semplicemente gradevole.

 Ma la figura che predomina nelle sue opere, in ultima analisi, è quella della donna che, dopo aver riscattato la sua dignità sociale, ha saputo nuovamente esaltare e rendere sublime ed eterna la sua innata bellezza. Quella stessa donna il cui cuore batte forte ritrovando il suo respiro primordiale.     

                                                                                                                                Prof.Arch. Critico D’Arte Ermanno di Sandro

I segni e i sogni

Il colore è il suo colore, luminescente, il tratto è il suo tratto, saettante; dietro c’è l’impianto robusto di una scuola seria, sorretto da un carattere adamantino, animato da un fremito creativo incessante.

Multidisciplinare, multimediale, multitematica, multimaterica Anna Maria Zoppi è artista a tuttotondo. Costretta nel ruolo di pittrice deve però primieramente misurarsi col tratto e col colore: qui comincia la giostra di persone e fantasmi, di allegorie e di metafore come se una sindrome dissociativa chiamasse a singolar tenzone la stessa protagonista dell’evento.

Inseguendo i colori del pensiero Anna Maria sembra aver messo da parte il figurativo e oltrepassa in tal modo il mondo reale e concreto per cogliere solo l’essenza del suo mondo poetico.

I suoi segni diventano i suoi sogni, sono strettamente intimistici ed illuminano il Creato di bellezza.

Sant’Agostino vedeva nella bellezza la nostalgia di Dio: la pittrice Zoppi la segna con accanimento cromatico e armonioso in umiltà e sicurezza.

E’ quello che occorre se vogliamo salvarci in una società che è sempre più materialisticamente assordante e scientificamente arrogante.

Sapremo gioiosamente farci travolgere nel nobile intento?

                                                                                                                                                                                 Prof. Riccardo Zigrino